Ieri è uscito nei cinema italiani il film “Storia di una
ladra di libri”.
Il film, con un buon regista e un buon cast, è tratto dal
romanzo di Markus Zusak “La bambina che salvava i libri”.
Questo romanzo è uscito in Italia, a cura della casa
editrice Frassinelli, nel 2007 e quello stesso anno io l'ho letto.
Nonostante il mio ricordo non sia freschissimo ne serbo
comunque una buona memoria.
La storia narrata è quella di una bambina, Liesel, orfana,
che va a vivere a Monaco durante la seconda guerra mondiale. Ne vengono
raccontate le vicende e le difficoltà.
Ma oltre a quella della protagonista questo libro racconta
la storia di un ebreo fuggiasco e di una normale cittadina tedesca durante la
seconda guerra mondiale.
In queste quasi 600 pagine c'è la vita, la guerra,
l'amicizia, il dolore, la disperazione, l'amore per i libri....
Quello che durante la lettura mi colpì particolarmente, a
cui attribuii un valore aggiunto, è il fatto che il racconto ha una voce
narrante decisamente insolita cioè la Morte.
La Morte come personaggio vero e proprio. Una Morte
umanizzata che narra le vicende, che quasi con rammarico svolge il suo compito,
che si lamenta del troppo lavoro causato dalla guerra.
Dubito che il film abbia ricalcato questo aspetto del libro
e che questo inusuale personaggio sia evidenziato ma forse mi sbaglio.
Quello che invece non mi piacque è stato il ritmo
frammentario del racconto e tutti i sottotitoli e sotto-capitoletti che sono
presenti in esso.
Il ogni caso il romanzo è molto bello: forte e dolce allo
stesso tempo, struggente e avvincente.
Un libro molto emozionante!
Ve lo consiglio vivamente e vi consiglio di leggerlo prima
di vedere il film.
Sequenza questa sempre preferibile, anche se spessissimo la
pellicola delude rispetto alla carta.
Buona lettura e buona visione.
Denny
L'ho comprato anche io tempo fa... ma è ancora in lista d'attesa.
RispondiEliminaLeggilo Stefania e poi passa di qua a dirmi se ti è piaciuto. :)
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