mercoledì 19 marzo 2014

2 CHIACCHIERE CON VINCENZO MONTEMITRO - SCENEGGIATORE E REGISTA TEATRALE

Ho conosciuto Vincenzo 2 anni fa. Ero in vacanza con la famiglia un altro anno sul Gargano, stesso mare, stesso campeggio per il terzo anno consecutivo. Nuovo staff di animazione, tanti giovani felici e spensierati, voglia di divertirsi e devo dire che non ho saputo riconoscere la vera essenza di Vincenzo, quindi colgo l'occasione per scusarmi ufficialmente. Per fortuna non mi fermo alla prima impressione e mantenendo i contatti con lui, anche a distanza è riuscito a trasmettermi la sua vera personalità che in estate era rimasta nascosta dietro la maschera di tutta felicità, gioia ed allegria che ci si aspetta da un animatore.  
La sua passione per il teatro, la sua attività solidale, il suo entusiasmo nella stesura dei copioni, sono tratti del suo carattere che affascinano e contagiano.
Vincenzo Montemitro è nato a San Nicandro solo 31 anni fa eppure ha tutta la professionalità di chi fa teatro da tutta una vita ed ecco come si racconta lui in una intervista in esclusiva per Tutto Per Tutti. 

1- Come e quando è nata la tua passione per il teatro?
La passione per il teatro è nata per gioco nel 2006 quando, senza mai aver avuto un'esperienza simile , decisi di mettere su uno spettacolo benefico . Non avevo idea di cosa fare, non a caso stavano organizzando un'asta benefica per raccogliere fondi a favore di A.I.R.C. Poi, il colpo di genio… Mettere su una commedia. Lo confesso, la prima commedia, non era un granché,  non aveva un vero e proprio filo conduttore ne’  una morale. Ma la gente si divertì e raccogliemmo per AIRC circa 3000 euro. Quindi un risultato ottimo.

2-A cosa ti ispiri per scrivere una sceneggiatura da mettere in scena?
In ogni storia che invento, in ogni trama che immagino, racconto sempre un po' di me. Nonostante io non salga sul palco nelle vesti di interprete, scelgo sempre un personaggio in cui identificarmi. Racconto una parte di me ...OGNI VOLTA. E se le mie commedie fanno il tutto esaurito è perché, credo, la gente avverta questo mio “mettermi a nudo”. Sono una persona tendenzialmente schietta sincera. Ma quando scrivo mi sento ancora più me stesso. Non a caso il mio motto …ALMENO A TEATRO LASCIATEMI ESSERE SINCERO. Li, io mi racconto ogni volta…e in tutte le sceneggiature che scrivo, quando arrivo alle battute finali, mi emoziono sempre. Il mio segreto è custodito proprio li. Aprire il mio cuore ogni volta …

3-Giovani e teatro, binomio possibile? O i giovani d’oggi preferiscono altre forme d’arte e di svago?
Giovani e Teatro non è un binomio impossibile. Forse solo difficile da apprezzare. Ho difficoltà a trovare giovani che si avvicinino al teatro. E le difficoltà aumentano quando parliamo ragazzi piuttosto che ragazze. Loro, preferiscono più il musical, io invece consiglio loro di provare almeno una volta nella loro vita, ad entrare nei panni di qualcun altro. L’emozione di un palco, di un pubblico che applaude e l’adrenalina del backstage non sono paragonabili al musical. Se commetti un errore in un MUSICAL la gente di sicuro se ne accorge. Se commetti un errore durante la messa in scena di una commedia è difficile che la gente se ne accorga. Insomma il teatro è la vita reale, dove non c’è  perfezione alcuna .

4-Si può vivere di solo teatro o arte in Italia in questo periodo?
Vivere di teatro è difficile ma non impossibile. Anche se dietro la preparazione di uno spettacolo c’è il lavoro di GRAFICI – TECNICI AUDIO E LUCI – COSTUMISTI –TRUCCATORI - SUPPORTO LOGISTICO oltre agli attori e al regista. Una macchina organizzativa “MOSTRUOSA”. Ecco se tutti devono essere remunerati è un vero e proprio problema. Perché a quello vanno aggiunte le spese teatrali (e non sono poche) il costo medio di una serata ha il costo di una buona busta paga (e sottolineo BUONA). Ma se si ridimensiona il tutto…pochi attori, scenografie povere, tutto si riduce, compresi i costi. Insomma di teatro non si vive, ma se fatto con parsimonia, potrebbe diventare una passione retribuita.

5-Doni tutto il ricavato delle tue serate in beneficenza, quindi non lo fai per il guadagno possibile, allora cosa ti spinge, qual è il motore che ti fa scrivere e continuare a fare teatro?
Otto anni di teatro, ed otto anni di solidarietà. L’intero ricavato al netto delle spese (quelle che ho citato prima tra costi della location – audio e luci e scenografie) lo devolviamo SEMPRE ad associazioni importanti e non della nostra bella Italia. Noi italiani abbiamo una generosità che ci distingue da tanti altri. Va detto…L’italia non è solo quella parte di persone di cui sentiamo parlare continuamente in TV. Il sorriso di chi ha bisogno mi ripaga del lavoro gratuito che svogliamo per mesi.
 
6- Quali sono i tuoi progetti futuri? Cosa stai preparando?
Sto ultimando la mia ultima sceneggiatura “SEGRETI A 4 STELLE* LA FINE*“ che chiuderà DEFINITIVAMENTE questa commedia che dura da ormai 3 anni. Confesso che scrivere il seguito di una storia è davvero difficile. E’ difficile sviluppare nuovi intrighi, nuove trame, nuovi intrecci su una storia già esistente. Il pubblico ha sempre aspettative più importanti e non deluderli è il mio arduo compito. Per gli inizi del nuovo anno ho in mente una commedia più IMPORTANTE scritta in italiano. La trama più o meno c’è…ma è ancora presto e preferisco mantenere un po' di riserbo. 

7- C’è una tua opera alla quale sei particolarmente legato?
Le commedie che ho scritto sono tutte importanti per me. Ognuna, come ti dicevo già, parla un po' di me, di un particolare periodo della mia vita. C’è qualcuna in particolare che ricordo con molto orgoglio e altre che ricordo con più simpatia più leggerezza.

8- Ci puoi raccontare un aneddoto simpatico o no che è accaduto durante la messa in scena di una tua opera?
Di aneddoti la vita teatrale è piena. 8 anni sono difficili da riassumere in qualche aneddoto. Ed ogni anno tradizione vuole, ce ne sia uno da ricordare. Uno recentissimo è la “rottura del sipario“ lo scorso 12 gennaio, i microfoni che non funzionavano ed io che di corsa sono andato nel mio camerino a piangere per la disperazione. Dopo qualche minuto, e la bravura dei miei tecnici è rientrato tutto...e la serata è stata davvero un successo inaspettato. Un altro inconveniente che ricordo con meno piacere è uno dei miei protagonisti che si defilò a 10 giorni dallo spettacolo e che mi costrinse a salire sul palco, interpretando l’attore assente, visto che ero l’unico che conosceva le battute di tutti avendo scritto la sceneggiatura.

9-Un genio ti concede 3 desideri in relazione al teatro, cosa chiederesti?
Il primo in assoluto è quello che ho già manifestato in una precedente intervista ad una radio. Raggiungere il decennale (e direi che manca poco) Il secondo, forse è quello più importante, desidero non perdere mai, le mie idee contorte, le mie storie ingarbugliatissime, insomma mi auguro non mi manchi mai la materia prima su cui lavorare. Il terzo non riguarda solo il teatro e lo tengo per me . J


Ricordo che il 26 e 27 aprile al CineTeatro Italia di San Nicandro (FG) vanno in scena gli ultimi due atti di "Segreti a 4 stelle" non perdetevi lo spettacolo! Grazie Vincenzo per il tempo che ci hai dedicato e ti auguro tutto il successo che meriti!

Kly



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