venerdì 17 gennaio 2020

GUASTI - GlORGIA TRIBUIANI

Il mio nuovo anno in fatto di libri è iniziato con una vecchia conoscenza: Agatha Raisin; nata dalla penna di M.C. Beaton, che purtroppo è venuta a mancare poco piú di due settimane fa.
"Agatha Raisin: panico in sala" è l'ultima e venticinquesima avventura pubblicata in italiano della serie che conta ventinove titoli totali.
Una lettura distensiva e veloce con protagonista quella che ormai considero un amica, per iniziare bene l'anno.
(Ne ho parlato in passato, qui ➡️ GIALLI DA OMBRELLONE)

Adesso sono invece alle prese con un altro personaggio noto. Era atteso e appena uscito ho cominciato a leggere "Ah l'amore, l'amore" di Antonio Manzini, ennesima avventura del vicequestore Rocco Schiavone.
(Ne ho parlato in passato qui ➡️ PISTA NERA; qui➡️ NON È STAGIONE  e qui➡️ RIEN NE VA PLUS)

Ma tra l'uno e l'altro ho letto un romanzo piuttosto interessante ed è di quest'ultimo che vorrei parlare.
"Guasti" è edito da Voland ed è un libro del 2018.  Un lungo racconto di poco piú di 100 pagine, scritto da Giorgia Tribuiani, al suo esordio con un romanzo.
La cosa che mi ha attratto subito è stata l'ambientazione. Tutto si svolge in un museo o spazio espositivo dove si tiene una mostra "real body", cioè con cadaveri veri, senza pelle, che mostrano, muscoli, tendini, organi... I corpi vengono plastinati cioè trattati in modo particolare con silicone per renderli statue viventi.
Giada, la protagonista, si reca qui tutti  giorni perchè tra queste statue umane c'è il suo compagno dal quale non riesce a staccarsi.
Inizialmente lo stile molto serrato dove descrizioni, dialoghi e pensieri si mischiano senza interruzione mi ha dato un po' fastidio, poi ci ho fatto l'abitudine e mi sono concentrata su Giada e la sua ossessione.
Giada ha vissuto anni come appendice del suo uomo, fotografo di fama mondiale, ed ora dopo l'improvvisa morte di lui, non  è piú capace di essere sola e solo se stessa.
Il romanzo è tutto concentrato su di lei e i suoi pensieri, il suo dolore, la sua fragilitá.
Purtroppo molte donne ancora oggi rinunciano a se stesse per il loro uomo. Sfido chiunque legga "guasti" a non pensare a se stessa in un determinato periodo o a qualche conoscente che vive o ha vissuto troppo in simbiosi con il suo compagno di vita.

Oggi la Denny consiglia un libro sull'immobilitá nella vita e nella morte: "Guasti" di Giorgia Tribuiani.

Buona lettura!

Denny

Questo articolo partecipa al Venerdì del libro su HomeMadeMamma