Piove, giorno e notte, non solo in Liguria e Piemonte dove si calcolano i maggiori danni. Sono giorni che non vediamo il sole ed è un'intera estate che sentiamo parlare di bombe d'acqua e tempeste di fulmini. Ma di chi è la colpa?
Ora voi giustamente starete pensando che io sia pazza a pensare che ci sia un colpevole in tutto questo, penserete che in fondo non è mica colpa di nessuno se piove così tanto. Eppure non è così, i colpevoli siamo tutti noi, l'umanità è la sola responsabile.
Partiamo dall'ABC: Cos'è la pioggia? La pioggia altro non è che il liquido che evapora dagli oceani, mari, laghi, fiumi ecc. che condensandosi nelle nuvole ricade a terra.
Detto questo ora, il surriscaldamento globale può essere una causa di queste forti precipitazioni? Assolutamente si! Il livello del surriscaldamento del globo è di anno in anno sempre più elevato, più le attività umane crescono più il livello si alza, più il livello si alza più fa caldo e di conseguenza l'intero ecosistema salta.
Pensiamo solo allo scioglimento dei ghiacciai e la riduzione del quasi 20% delle calotte polari, solo questo 20% ha causato un elevato innalzamento del livello delle acque. Più la temperatura si alza, più il globo si surriscalda e maggiori saranno le precipitazioni ed i giorni di pioggia. Perché più la temperatura è elevata, maggiore sarà la quantità di acqua che evaporerà e come logica conseguenza, più pioggia scenderà dal cielo.
Non sono supposizioni, è pura e semplice scienza. Anche vostro figlio che avrà frequentato le elementari saprà dirvi che è la verità, siamo noi adulti che non vogliamo proprio prendere in considerazione questa cosa, prendere in considerazione che siamo noi che stiamo distruggendo il Mondo.
Quali profezie Maia o Nostradamus, quando e se un giorno il mondo finirà sarà solo e semplicemente colpa dell'avarizia e della negligenza dell'umanità. Perché l'uomo è una macchina distruttrice che rovina tutto quello che tocca; perché l'uomo preferisce mettere una mano sul portafogli piuttosto che sul cuore; perché l'uomo preferisce distruggerlo questo Mondo piuttosto che salvaguardarlo; perché i soldi che noi tiriamo fuori in tasse stanno meglio nelle tasche dei nostri amati politici piuttosto che spenderli per la bonifica di zone a rischio alluvione o per la manutenzione dei nostri fiumi e laghi.
Poi succede quello che è successo a Carrara che, dopo l'alluvione del 2012 e dopo varie segnalazioni da parte dei cittadini, in questi giorni il fiume ha esondato nuovamente. Quello che fa più schifo è sentire il sindaco del paese dire che non ha mai ricevuto alcun tipo di lamentela e vederlo impotente e nullafacente davanti alla situazione; fa schifo venire a sapere tramite i telegiornali che dietro alla questione c’è una pista inquietante: i materiali usati negli ultimi anni per innalzare l’argine del fiume sarebbero difettosi o non in grado di sopportare la prima piena imponente. E chi paga le conseguenze di tutto questo schifo, sono i cittadini che si sono visti portare via tutto quello che avevano dalla piena del fiume.
Quelle di Carrara, di Genova sono notizie toccanti, notizie che non vorremmo mai sentire, eventi che speri sempre che a te non possano capitare; ma per ogni medaglia ci sono sempre due lati e se da una parte troviamo il sentimento toccante verso chi è stato travolto dalla furia della natura, dall'altra troviamo un sentimento contrastante, quello che ci fa dire: gli sta bene! Non è cattiveria ne crudeltà, ripeto nessuno vorrebbe passare le ore di allerta che hanno passato quelle persone, però non riesco a non pensare ad una lezione che i bambini imparano fin in tenera età: se disboschi i versanti di colline e montagne ci saranno delle frane. Tutti sanno che sono le radici degli alberi a tenere compatta la terra. Se tu uomo, avido e pretenzioso, mi disboschi mezzo versante solo perché vuoi avere lo chalet sul cucuzzolo della montagna, poi non andare a piangere o ha richiedere stupidi risarcimenti danni se alla prima tempesta, frana o valanga te lo porta via, perché ti sta solo bene, così la prossima volta impari a costruire in un centro urbano senza portare via ulteriore spazio a madre natura. È un po' come chi costruisce casa ai piedi dei vulcani e poi si lamenta che la lava o i lapilli gliel'hanno incendiata, come chi si lamenta che la sua casa è distrutta ma si ostina ancora a ricostruirla in cartongesso e senza fondamenta in zone a rischio tornato o trombe d'aria, chi si fa la villa ai margini dei fiumi e si lamenta che nei giorni di piena la casa si è allegata o sprofondata sul letto del fiume, o chi costruisce case e hotel sulla riva dei mari o dei laghi, a puro scopo turistico, e poi un onda o una piena porta via tutto.
Con questo non sto dicendo che quello successo in questi giorni, anche nel mio paesino e nei comuni limitrofi, sia giusto o ci stia bene, però un po' ce lo siamo andati a cercare. È una vendetta che la natura sta facendo alla stupidità umana. Con il passare degli anni, l'uomo sta sempre di più portando via spazio alla natura, disboscando e urbanizzando zone che non sempre possono essere urbanizzate.
L'uomo sta disboscando la foresta amazzonica, da sempre ritenuta il polmone del mondo, ma cosa succederebbe se tutte le piante del mondo verrebbero tagliate? Anche questa è una lezione che si impara da bambini perché per ogni albero tagliato ce ne dovrebbe essere sempre uno da ripiantare, ma non è così.
L'uomo è avaro, più soldi ha e più ne vorrebbe avere e questo lo porta, solo per il puro scopo di incassare ulteriori soldi, a dare permessi di costruzione in territori dove non proprio si potrebbe costruire.
C'è chi in questi eventi naturali che stanno accadendo ci vede la mano arrabbiata di Dio, ma non è così. L'unica mano arrabbiata è quella della natura che sta iniziando a ribellarsi a chi, con ogni mezzo, sta cercando di distruggerla. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, se siamo in questi stato di calamità un po' è anche per colpa nostra.
La storia delle alluvioni, è una storia che si ripete e l’uomo deve ancora imparare.Forse le alluvioni ci insegnano che gli errori dell’uomo sono i migliori insegnanti, vanno ascoltati con quell'impegno che poi porta all'azione. Gli effetti di un’alluvione sono devastanti, non per quello che l’acqua sradica con la sua forza, ma per tutto il dolore che si poteva risparmiare con una giusta prevenzione. La miglior politica del risparmio, è la politica della prevenzione responsabile. Non aspettare l’alluvione per ripristinare gli argini. [Stephen Littleword]
Jessy
Nessun commento:
Posta un commento