Nel profondo del cielo, in una dimensione lontana dell'universo celeste vi è un luogo incantevole dove vivono gli angeli. Vivono sereni e felici, per loro il tempo non esiste, cullati nella loro beatitudine. Si dondolano sulle nuvole lasciando che il vento giochi con i loro riccioli. Alcuni suonano l'arpa, altri più piccini passeggiano e suonano o giocano a fare il girotondo. Il loro cuore è puro e i loro occhi brillano di luce trasparente, simile alla trasparenza della rugiada. Non conoscono il dolore umano, il loro volto è raggiante di felicità eterna.
Un giorno un piccolo angelo dalla veste candida e dai riccioli biondi volle inseguire una piccola stella che lo richiamava a se con il suo fascio di luce. Si allontanò dal luogo incantevole e passeggiando tra le nuvole si avviò lontano per poter cogliere la stella; ma più inseguiva la stella, più la stella sembrava distante e dopo poco il piccolo angelo si accorse di essersi perso nel firmamento. Si sentì smarrito e confuso e non sapeva quale strada del cielo percorrere per tornare presso gli altri angeli.
Vagò nel azzurro senza una meta precisa per molto tempo, poi sentì una musica soave diffondersi nell'aria.
Si fece guidare da quelle note dolci e ben presto si ritrovò nel luogo che aveva lasciato. Si avvide che gli angeli erano lieti, suonavano e cantavano tutti in coro, i più piccoli facevano il girotondo e tra le note più dolci di mille strumenti, il piccolo angelo si avviò nel mezzo del girotondo felice di essere tra i beati.
MORALE: L'innocenza è un dono così grande e prezioso che chi la possiede può definirsi fortunato ed eternamente felice.
Milano, 1976
Nonna Mariuccia
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