Libri che trattano dell'argomento ce ne sono molti: alcuni sono testimonianze dirette, altri romanzi di fantasia ma ambientati nel periodo e che ricostruiscono fedelmente la realtà di allora.
Ho letto molti libri sull'argomento negli anni e potrei citare diversi titoli di libri molto validi sull'argomento. Ce ne sono di particolarmente crudi, altri toccanti, altri meno sentimentali e più ragionati. Alcuni arcinoti, come Il diario di Anne Frank o Se questo è un uomo e altri un po' meno, come Sono stato un numero o Tu passerai per il camino. Di alcuni si può sopperire alla lettura guardando il film.
Ma oggi voglio dare un suggerimento a chi NON vuole leggere un libro su questo argomento ma magari deve. Penso in particolare ai ragazzi che frequentano la scuola e sono invitati dai loro professori a leggere un libro sulla Shoah per poi svolgere una relazione a proposito.
I ragazzi più svogliati svolgerebbero il compito a loro assegnato scopiazzando qualche riassunto trovato in internet senza sapere che possono, con poco impegno, fare da se.
Non voglio suggerire scorciatoie ma proporre due opere che si leggono in meno di mezz'ora offrendo comunque molti spunti di riflessione e discussione.
La prima è Destinatario Sconosciuto di Katherine Kressmann Taylor.
Un libriccino piccolissimo. Un breve epistolario tra due “amici”. Brevissimo, ma dal quale si comprende benissimo il potere della propaganda e dell'indrottinamento e come era facile diventare un nemico per il regime. Un gioiellino a mio parere.
Il mio secondo consiglio è un racconto più completo ma che ha una particolarità: non è un libro bensì un fumetto.
Si tratta di Maus di Art Spiegelman . Il primo fumetto ad aver vinto il premio Pulizer.
L'autore racconta la storia dei suoi genitori scampati alla persecuzione nazista.
L'alunno un po' pigro di cui parlavo sopra, potrà cominciare la sua relazione parlando della scelta dell'autore di rappresentare i tedeschi come gatti antropomorfi e gli ebrei come topi. Non una scelta dispregiativa ma calzante con i ruoli della società. Potrà poi soffermarsi sulla storia della madre e di quel che vuol dire essere un sopravvissuto e convivere con l'esperienza dei campi di sterminio e così via...
Destinatario Sconosciuto e Maus, due libri veloci e facili da leggere sull'olocausto degli ebrei ad opera dei nazisti, ma non meno meritevoli di altri.
Consigliati a tutti ma soprattutto a chi non ama leggere o a chi cerca qualcosa di poco pesante sull'argomento.
Denny
Il mio secondo consiglio è un racconto più completo ma che ha una particolarità: non è un libro bensì un fumetto.
Si tratta di Maus di Art Spiegelman . Il primo fumetto ad aver vinto il premio Pulizer.
L'autore racconta la storia dei suoi genitori scampati alla persecuzione nazista.
L'alunno un po' pigro di cui parlavo sopra, potrà cominciare la sua relazione parlando della scelta dell'autore di rappresentare i tedeschi come gatti antropomorfi e gli ebrei come topi. Non una scelta dispregiativa ma calzante con i ruoli della società. Potrà poi soffermarsi sulla storia della madre e di quel che vuol dire essere un sopravvissuto e convivere con l'esperienza dei campi di sterminio e così via...
Destinatario Sconosciuto e Maus, due libri veloci e facili da leggere sull'olocausto degli ebrei ad opera dei nazisti, ma non meno meritevoli di altri.
Consigliati a tutti ma soprattutto a chi non ama leggere o a chi cerca qualcosa di poco pesante sull'argomento.
Denny
Due testi che, in anni diversi e con percorsi diversi, leggiamo spesso con i miei alunni a scuola.
RispondiEliminaCiao, la povna. L'ideale infatti sarebbe proprio che certi testi per la loro facilità siano proposti dagli insegnanti al fine di spiegare un successo drammatico ma con parole o immagini che arrivino direttamente e che riescano a far riflettere soprattutto i più giovani. Per non dimenticare.
EliminaKly
Decisamente da leggere!
RispondiEliminaCiao Stefania, eh si, malgrado siano argomenti tristi bisogna conoscere, sapere ed essere informati. Per non dimenticare.
RispondiEliminaKly
Il primo l'ho messo in lista, e grazie della segnalazione. Il secondo è un vero capolavoro, ma esiterei a definirlo un approccio "leggero" al tema: a me ha attorcigliato lo stomaco in un buon numero di pagine - e tuttavia lo suggerisco sempre alla classe perché consente una visuale piuttosto completa delle implicazioni.
RispondiEliminaCiao Murasaki, mi fa proprio piacere che hai gradito il mio spunto di lettura. Vedrai che "destinatario sconosciuto" non ti deluderà.
RispondiEliminaQualsiasi libro che tratta dell'Olocausto non può essere considerato leggero, ognuno a suo modo è un pugno nello stomaco.
Ammetto di aver letto Maus alcuni anni fa ma non ricordo ci fossero descrizioni particolarmente crude degli orrori nazisti per questo mi sono permessa di dire "poco pesante". In ogni caso le emozioni scaturite sono molto soggettive.
Ciao e grazie per il tuo commento.