mercoledì 24 settembre 2014

DOLCI RICORDI D'INFANZIA....

Kly) Inevitabilmente si cresce, già da un anno ad un altro si nota la differenza nella maniera di pensare e nella personalità dei nostri figli. I tempi cambiano e i ricordi affiorano.... anche per loro ancora adolescenti!

Quando ero bambina io, andavo a giocare a pallone o nei parchetti vicino casa o direttamente sulla strada… i giubbini facevano da pali e non esisteva una traversa. 
La gente ti veniva a chiamare a casa, non fregava niente a nessuno se eri occupato, tanto meno a te stesso… ti fermavi e uscivi tranquillamente. Non chiedevi il permesso di uscire ai tuoi genitori, loro sapevano che se non eri in casa eri fuori a giocare e se non rientravi appena loro ti chiamavano, uscivano di casa specie capo dei marines… faccia imbronciata e voce incazzata… eri talmente terrorizzato che non salutavi nemmeno chi era fuori con te, correvi in casa e la maggior parte delle volte non c'era pronto da mangiare e ti chiedevi… "perché mi hanno chiamato?"… 
Giocavamo ad ogni tipo di gioco ma ricordo che i più richiesti erano calcio e schiaccia sette… schiaccia sette che poi diventava schiaccia cinque o tre fino ad arrivare a lanciare la palla a caso sperando di colpire qualcuno, in un attimo si trasformava in una partita di palla prigioniera. 
Se qualcuno voleva uscire non si faceva problemi, citofonava agli amici e uno ad uno si aggregavano a lui nel chiamare gli altri.. L'ultimo della lista si trovava fuori casa 10 amici che aspettavano solo lui per iniziare a giocare… 
Adesso no, adesso usano i cellulari per chiedere di uscire e c'è anche il rischio che ti rispondano "non posso, sto messaggiando"… non hanno intenzione di staccarsi da quei cellulari e non si immaginano nemmeno cosa si perdono… Quando capita di riuscire ad uscire con qualcuno non sanno mai a cosa giocare allora li vedi seduti su una panchina con i piedi appoggiati su un pallone e con in mano quel cellulare… 
Una volta non ti bastava un pomeriggio per riuscire a giocare a tutto quello che ti passava per la testa… giocavamo a campana disegnando il "campo" con un sasso, usavamo una bottiglia di plastica se mancava il pallone e una maglietta come bandierina... Ricordo quanto si correva quando giocavamo a nascondino per non sentire quella frase fatidica "Toppa per… " che ti faceva disperare, o quando giocavi ad 1,2,3 stella, facevi tornare indietro le persone che ti stavano antipatiche anche se erano piu ferme di una statua… o quante cadute ho fatto quando giocavamo a mosca cieca e beccavo il marciapiede… perché ovviamente tutto ciò avveniva in strada, era quello il nostro parco... Per decidere chi avrebbe contato a nascondino si utilizzavano le conte… ma il modo per far uscire la persona che volevamo lo trovavamo sempre, magari anche inventando conte, ma ce l'avremmo fatta… 
Tutte queste cose, quei bambini di 12/13 anni che credono di essere già "grandi" e si rivolgono con un tono imbarazzante a te, non sapranno mai cosa ti lasciano nel cuore… È tutto cambiato in 5/6 anni… 
Ora ci si vergogna ad uscire di casa solo per calciare una palla… io ci uscirei tutti i giorni per riuscire a rivivere quei momenti.

Linda

1 commento:

  1. Ciao Linda, questo articolo è molto bello. Ho scritto anche io un articolo del genere che è in attesa di pubblicazione che credo ti piacerà perchè meno più sono le cose che hai scritto tu. La penso esattamente come te anche se abbiamo qualche anno di differenza e sono passati più di 5 6 anni da quando ero bambina io. I tempi sono cambiati e i ragazzi ora hanno fretta di crescere, chissà poi perchè? E' così bello essere bambini che io pagherei per poter ritornare a giocare nel mio cortile a 1,2,3 stella o nascondino. :*

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