Discretamente. Per non disturbare. Come sempre. Anche questa notte mi alzo nel buio pesto e in punta di piedi mi reco in cucina a scaldare una tazza di latte.
E' un'abitudine che ho da tempo. Lo faccio spesso quando non riesco a dormire. Mi aiuta a rilassarmi. A ricomporre le idee. A tenere a bada l'ansia.
Attraverso la stanza senza fare rumore perché tutto il rumore ce l'ho già dentro. Ma questa notte è un rumore diverso. Sa di conferme, di fortezza, di futuro.
Per una volta questo rumore non parla di sconfitta, di rinuncia, di abbandono. E' un rumore di festa. Di calici che brindano, di inni che risuonano, di sorrisi che ostentano. Allegria e piacevolezza lo accompagnano, questo bel rumore!
Sono lì, sola e nascosta nel buio della stanza e guardando fuori il mondo spento mi sento un'isola sicura e protetta.
Avrei voglia di urlare e di gridare al mondo la mia felicità, ma non posso svegliare quel mondo perfetto che ha bisogno di dormire.
Indosso un sorriso che nessuno vede e penso che è bello ritornare a crederci. Bastano delle parole o poche righe a cambiare l'aspetto ad una giornata anonima se in quelle parole e in quelle righe c'è la fine di tanto penare e di tanto attendere.
Ti chiamo.
Voglio condividere con te questa emozione perché una gioia se non condivisa che gioia sarebbe?
Sei sveglia, anche tu, come me, nel cuore della notte. Stai provando le mie stesse sensazioni perché tu sei una mia amica ed entrambe con questa nuova certezza ci sentiamo più forti di due rocce.
Il riposo può attendere.
Siamo euforiche, abbiamo solo voglia di vivere e di godere della vita che mette i brividi quando ti coglie all'improvviso così piacevolmente.
Ed abbiamo bisogno di credere che forse, il destino, è un'invenzione di chi si rassegna.
by Sonia Cascitelli
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