venerdì 24 ottobre 2014

NIENTE - JANNE TELLER

Oggi mi riallaccio al consiglio della settimana passata per proporvi un altro libro della stessa autrice: Janne Teller.
Il libro in questione è uscito in Danimarca nel 2000, e in Italia è arrivato per la prima volta 4 anni dopo, per poi essere ristampato nel 2012 da Feltrinelli con un nuovo titolo: “Niente”.
Questo libro è stato oggetto in molti paesi d'Europa di polemiche e vere e proprie censure perchè, pur rientrando nella categoria “per ragazzi”, e un romanzo forte e crudele.
In ogni caso la mia personale opinione è che non è adatto ai più giovani se non coadiuvati da un intervento adulto, come una lettura scolastica o un gruppo di discussione guidato.

La storia raccontata a grandi linee è questa:

l tredicenne Pierre Anthon sceglie di ritirarsi sui rami di un albero dichiarando "Se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa"

I suoi compagni di scuola provano a far cambiare idea al ragazzo inventando una specie gioco: a ciascuno di loro, a turno, verrà chiesto di donare al gruppo qualcosa che abbia un significato speciale. Gli oggetti formeranno la “catasta del significato”.
Inizialmente gli oggetti che ne entrano a far parte sono di poco conto (un paio di sandali, una canna da pesca...) ma ben presto le richieste saranno sempre più spietate e in un crescendo si arriverà a vedere nella catasta cose molto più significative, serie, importanti e discutibili.

Non voglio entrare nel dettaglio per non rovinare la lettura ma vi dico che è un libro che non lascia indifferenti, forte e che fa pensare.
Si potrebbe discutere su tantissimi aspetti di ciò che racconta. Partendo dalla forza persuasiva del gruppo, fino ai nostri limiti, passando attraverso i valori della nostra società (nel libro un museo di NY è disposto a pagare 3 milioni e mezzo di dollari per la catasta) e alla figura genitoriale moderna che nel libro è totalmente assente.

Questo è un libro che una volta chiuso non lascia una bella sensazione ma anzi fa guardare all'ingenua e bella prima adolescenza in modo diverso.

Il romanzo che più si avvicina a questo, da molti punti di vista, è “il signore delle mosche” di William Golding.
Oggi vi consiglio di leggere il crudele gioco descritto in “Niente” di Janne Teller.

Denny


Questo articolo partecipa al Venerdì del libro su HomeMadeMamma

1 commento:

  1. Non certo una lettura leggera ma mi hai incuriosito, perché l'idea mi sembra molto originale.grazie del consiglio di lettura!

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