Quel pomeriggio ero arrabbiatissimo. Tutto quello che iniziavo non portava a nessuna conclusione. Al lavoro avevo assunto un atteggiamento lagnoso e poco produttivo pari a quello di una donna nei giorni più intensi del suo ciclo. A proposito di ciclo... aria: avevo bisogno di aria! Quella fredda, violenta, tagliente, elettrizzante. Quella che solo due ruote di un motore in velocità riescono a darti. Fu così che spensi il pc, inforcai gli occhiali da sole, presi tra le mani il mio moschettone facendolo ruotare più volte sul dito indice destro e mi avviai all'uscita lasciando alle spalle quella stanza opprimente.
Erano le quattro del pomeriggio di una giornata di primavera e il sole splendeva tiepido nel cielo terso: quale occasione migliore per aprire l'acceleratore? Io e lei, la mia compagna di viaggi, soli, in corsa verso il nostro destino. Lei, Maia, la mia passione di sempre, ma anche la mia paura e il mio coraggio costanti.
Tra noi centauri il motto ricorrente è: "se sei incerto, tieni aperto".
Una frase che di per sé non ha un grande significato, ma in realtà racchiude l'essenza del motociclismo stesso. Il feeling che si instaura tra l'uomo e la sua moto è più facile da vivere che da spiegare. Lei è in assoluto meglio della miglior donna esistente, più dolce del vento tiepido che ti accarezza di sorpresa la pelle in una fredda giornata invernale, perfino più esaltante del miglior gol in campionato. La moto è in una parola libertà! Non solo di movimento, ma anche di mente.
Quando indosso il casco, i guanti, salgo in sella, giro la chiave e il quadro prende vita, l'adrenalina inizia a salire. Giù la prima e via, senza una meta precisa, l'importante è andare: quante volte mi è capitato, soprattutto in giorni sbagliati come questo! Dicono che i motociclisti siano degli orsi, chiusi nel loro casco scuro e capaci di imprese solitarie degne del più paranoico hacker. Non è del tutto vero. Ci si ferma spesso, si viaggia spesso in compagnia e nei tratti solitari non si è mai soli. La moto è una grande compagna: ti porta a tenere la mentre concentrata ma al tempo stesso ti fa elaborare pensieri profondi.
Come mi accadeva spesso, correre in moto mi faceva sentire un Superman trionfante, un innamorato della vita. Cinque minuti in sella e mi sentivo di nuovo carico di forza ed energia.
Il motociclista sa una cosa ben precisa: deve sempre dar retta alla sua moto. Lei gli parla attraverso rumori, spie, silenzi, vibrazioni, ogni suo segnale di allarme può essere decisivo. Frazioni di secondo, quasi impercettibili per tutti tranne che per te, che la conosci bene, la ami, ma sai che la devi temere, la devi rispettare, ogni tuo errore di valutazione può essere pagato a duro prezzo.
Le giornate in cui molli tutto e impugni il manubrio sono quelle più pericolose, quelle in cui sai che hai bisogno di correre veloce per star meglio e proprio per questo anche quelle in cui sai che parti e non sai se torni. In quei momenti affronti ogni curva come se non ce ne fosse un’altra, spremi al massimo quell'acceleratore alla ricerca di adrenalina, fai peli a macchine e camion e metti le tue ruote in punti impossibili. Ad ogni passo azzardato ti dici mi è andata bene, sono stato bravo, a me non succederà nulla. Chiunque abbia un pelo di esperienza sa quando è duro l’asfalto, sa quanto può far male anche a giorni di distanza; chiunque abbia un po’ di esperienza ha sicuramente perso uno o più amici che come lui in quel momento erano alla ricerca di qualcosa che non hanno fatto in tempo a trovare.
Ogni volta l'emozione è sempre la stessa, ricordo la prima volta come fosse adesso, anche se sono passati vent'anni e ricordo l'ultima: nel mezzo diverse persone che non ci sono più, sfortunati, pazzi o semplicemente sognatori.
Nonostante questo vai avanti, finché la passione chiama, perché la vita insegna ma tu non sei pronto ad accettare, ad imparare e allora.. riparti come se nulla fosse successo alla ricerca di qualcosa che non troverai mai ma che nel mentre corri ti sembra di poterlo afferrare, lì a ogni tornante.
Ti avvinghi per l'ennesima volta su di lei, meglio che come sulla migliore amante e diventi un tutt'uno con la sua potenza adagiando il tuo corpo ad ogni suo spostamento per dare ancora più ritmo e sinuosità ai movimenti.
Caldo, freddo, a qualsiasi clima, a qualsiasi temperatura, il vero motociclista non rinuncia al suo mezzo, trovando altre creature simili sul suo cammino. Incrociandoci ci si riconosce come appartenenti ad una stessa specie e guardandoci negli occhi si intuisce un segnale di fratellanza e solidarietà.
L'odore della gomma che brucia sull'asfalto, della benzina che esala dal serbatoio e penetra nelle narici, le lacrime che scendono dagli occhi quasi cristallizzate dal vento contro, il fiato che ti viene a mancare mentre sei in velocità, sono tutti elementi di una magia che si traduce in un grande bisogno di sentirsi vivi.
Possono capitare poi anche momenti in cui la paura sale e il coraggio tentenna. E’ capitato anche a me una sera di rientro da un giro al lago. Spalmato con il petto sul serbatoio e schiacciato dalla pressione dell’aria procedevo ad una velocità sostenuta, la mia mente fissava con una certa costanza la ruota davanti della mia moto e l’asfalto scomparire velocissimo sotto di lei. Ricordo all'improvviso il pensiero shoccante che mi ha colto: “e se scoppiasse la ruota in questo istante?”
Da quel giorno, per qualche tempo, nulla è stato più uguale a prima. Ho provato a togliermi il pensiero dalla mente, ho provato a limitarmi, ho anche pensato di vendere la mia amata perché ormai non c’era più nulla da fare, pensavo che proseguire così sarebbe solo stato pericoloso per me e per gli altri... ma alla fine, ancora una volta, l’istinto ha preso il sopravvento. Se sei incerto tieni aperto appunto, e allora tengo aperto consapevole di non essere poi così incerto. Credo nelle passioni, amo il coraggio e rispetto la paura, tutto questo è la mia vita. Allora sono pronto a ripartire, ad uscire dagli schemi, verso un nuovo viaggio alla ricerca di qualcosa. Non so se tornerò, ma so che sicuramente sarà un viaggio bellissimo. E ogni volta che torni, stai meglio di quando sei partito!
Sonia
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