giovedì 5 febbraio 2015

E POI SUCCEDE CHE...

E poi succede che, durante il nostro viaggio su questa Terra, non abbiamo più voglia di fare i bravi, di essere educati, di rispettare i tempi altrui e le regole del bon-ton.
Questo perché succede che, mentre hai più bisogno di incoraggiamento e di facce autentiche, la maggior parte delle persone sparisce in angoli sperduti dell'Universo, incapace di donarti anche il più piccolo dei sorrisi.
Oppure perché succede che, mentre aspetti un messaggio o un saluto che ti riaccendano, qualcuno sta facendo la fila per assicurarsi l'ultimo modello di smartphone in vendita.
E ancora perché succede che, di tutte le volte che hai ascoltato o aiutato qualcuno, questo si ricorda solo dell'unica volta che non hai potuto farlo.
O anche perché succede che, dopo che hai speso minuti, ore, giorni a inseguire amici troppo lontani, troppo incasinati o troppo distratti, loro non ti degnano più nemmeno di uno sguardo.
Ma a volte succede anche che mentre ponderi a come dire qualcosa cercando di non urtare la sensibilità altrui, qualcuno ti ha già dato un bel calcio in culo senza preavviso.
O magari succede che, mentre tu lotti contro tutto e tutti cercando di tenere insieme i pezzi, facendo sacrifici e piangendo lacrime di mancanze, qualcuno si lamenta di avere il colletto della camicia sporco di caffè.
E allora ti chiedi: che senso ha coltivare calore, stringere legami, porre fiducia, seminare gioia se poi, al momento in cui servono, tutti questi valori vengono a mancare?
Che senso hanno le telefonate chilometriche nel cuore della notte a confidarsi segreti e stemperare l'angoscia se poi al momento opportuno nessuno è pronto a risponderti?
Che senso hanno i pensieri originali, i buongiorno e le buona-notti in nome di amicizie libere e sincere se poi tutto finisce in un attimo nell'oblio?
Voglio essere anch'io così per una volta, cazzo!
Voglio alzarmi la mattina e prendermi la libertà di fregarmene di tutto e tutti in un silenzio perfetto e assordante di infelicità.
Voglio sentirmi anch'io una merda per un giorno, per decidere definitivamente che io, fottutamente sensibile, a quel mondo non appartengo e che continuerei fino alla fine dei miei giorni a fare quello che ho sempre fatto come simbolo inconfondibile della mia voglia di vivere in risposta a chi mi voleva morta!

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by Sonia Cascitelli

2 commenti:

  1. Ciao Sonia.
    capita che... sì, tutti quei casi che hai elencato e altri ancora.
    Capita proprio di alzarsi e aver voglia di mandare tutti a stendere, fregarsene e pensare solo a se stessi. Capita ma ne siamo capaci? Almeno una volta nella vita riusciamo a mettere in pratica questi propositi che sono poi soltanto propositii di sopravvivenza non di egoismo?
    Diceva mia nonna che chi è nato rotondo non muore quadrato e aveva ragioone. Io a parole sono capacissima di mandare tutti al diavolo e d pensare solo a me però a fatti,,,, poi me ne pento amaramente a volte e magari anche per la centesima volta ma tanto il mio carattere è quello. Se chiedono aiuto rispondo presente.
    Fatta male? Sì no non so! Forse!
    Il discorso però è che quando mi guardo allo specchio copo l'ennesima fregatura mi dico he sono scema ma poi mi sorrido perchè in fondo la mia coscienza è a posto.
    A questo punto, posso passare per stupida con gli altri che ne approfittano ma, passata l'arrabbiatura del momento, so di aver fatto la cosa giusta. Gli altri? Affanc.......

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    1. Ecciairaggione! E anche la tua nonna: chi nasce tondo non muore quadro! E probabilmente ci sono persone la cui missione è quella di assumersi impegni precisi nei confronti del prossimo e non è dato loro di cambiare la strada che sono chiamati a percorrere...e altre che hanno un bisogno costante di essere guidate e sorrette....questione di predestinazione?? bah....crediamoci.....bacioni Sonia

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