mercoledì 2 luglio 2014

VINI DEL TIROL

Nel nostro immaginario se pensiamo a questa regione di confine ci vengono in mente mele, lingua tedesca, BIRRA e case in classe energica A,  ma io aggiungerei che dovremmo pensare anche agli  ottimi vini altoatesini.
Infatti la particolare escursione termica (si passa da estati torridi ad inverni nei quali il diesel è particolare, ossia alpino per il gelo), la cura per l’ ambiente, la altezza alla quale si coltiva, la sapienza degli enologi contribuiscono a formare vini eccellenti
Sono ottimi sia i rossi che i bianchi; i roseè non li bevo mai, anche quelli di altre regioni, non mi piacciono, paiono aceto, ma  accetto consigli su ottimi prodotti in circolazione! Voglio essere smentito!
I prezzi, forse malgrado la poca pubblicità e l’ ostacolo dell’ immaginario, sono modesti in relazione alla qualità. I margini vengono fatti sui più famosi vini veneti e toscani
Sono fermamente  convinto che i vini altoatesini  saliranno di prezzo e chi vivrà, vedrà! 

Inizio col St Daniel, prezzo inferiore ai 15 euro, nella grande distribuzione lo si trova  anche a 13 euro: il gusto ciliegia fa da padrone , il gusto è “piacione” ma il retrogusto sgrassa, è secco perciò io lo assocerei a formaggi, magari molli.
A mio parere mai associare vini troppo nobili a pietanze succulente ergo questo vino è da gustare con stuzzichini per concentrarsi sul vino.
Si sente anche un sentore di legno visto che è barricato ma non veniamo nauseati o sedotti dalla vaniglia, è un barricato non invasivo.
Viene anche lasciato a maturare 12 mesi in bottiglia.
L’ uvaggio è Pinot Nero al 100 %, monovitigno, che è un’ uva nobile, noi associamo però il “pinot” a il beverone da bar, ma è un problema nostro. 
Il grado alcoolico è 13, 5 ma è sempre un parametro da prendere con le pinze poiché non sembra rispecchia il contenuto.

Perciò Prosit con lo speck!!

Marco

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