lunedì 23 novembre 2015

CITTÀ DI BRINDISI TRA STORIA E LEGGENDE by Giuliana

La leggenda la vuole fondata da Brunto, figlio di Ercole, da cui deriverebbe il nome, ma verosimilmente la sua etimologia è Messapica: il nome della città deriverebbe da Brunda che nella lingua messapica significa Testa di Cervo, dalla conformazione del porto, per questo da sempre considerato tra i più sicuri sul mare Adriatico, e che ha sempre segnato il destino della città.
Sin dai tempi più remoti Brindisi si rivelò un posto ideale per l’insediamento umano. I primi abitanti preistorici (Homo sapiens sapiens) risalgono al Paleolitico superiore.
Ai Messapi è da attribuire la fondazione della città nel VIII secolo a.C., che divenne una località di rilevante importanza grazie alla lavorazione del bronzo e dei metalli: qui si fabbricavano armi, monete, e si riparavano flotte. Divenne la "città del bronzo", una della prime civiltà industriali del continente.
Brindisi ha vissuto la massima grandezza durante il periodo dell'Impero Romano: nel 267 a.C. i romani si impadroniscono della città stabilendone una colonia e ne fecero il loro principale scalo commerciale e militare con l'Oriente, il porto divenne da allora uno dei principali dell'Italia.
La città fu collegata alla capitale con la via Appia e la via Traiana. Vi costruirono templi, terme, l'anfiteatro, foro, caserme, accademie, la zecca e l'acquedotto.
Nell’85 a.C. di ritorno dall'oriente sbarca a Brindisi Lucio Cornelio Silla, con il suo esercito di circa quarantamila uomini, per far ritorno a Roma e dar vita alla prima guerra civile.
Dal 58 al 48 a.C. Cicerone giunge e soggiorna più volte nella città dove viene accolto amichevolmente. Qui si sono vissute dure battaglie tra Pompeo e Cesare che si contendevano il primato della Repubblica.
Il 19 settembre del 19 a.C. muore a Brindisi, nella sua casa nei pressi delle colonne del porto, il poeta Publio Virgilio Marone, dove scrisse alcuni versi dell'Eneide.
Con la caduta dell'impero romano (V secolo), Brindisi subisce un inevitabile decadimento, la città viene conquistata e dominata da Goti, Ostrogoti e Greci. Il dominio dei bizantini continuò anche durante le invasioni saraceniche e longobarde sino all'avvento dei Normanni (circa il 1071), che ridettero lustro alla città ricostruendola.
La città divenne la "Porta d'Oriente" grazie all'importanza conferitale dai Crociati che da questo porto salpavano verso la Terra Santa.
Ai normanni seguirono gli Svevi con l'imperatore Federico II (1221), che ultimò la ricostruzione già avviata e qui sposò Isabella di Brienne.
Ancora in auge con gli Angioini (1268) e gli Aragonesi, passò ai Veneziani (1496) per poi cadere nell'oblio durante la dominazione degli spagnoli (1509). 
Carlo V nel 1530 munì la città di nuove mura potenziati da torrioni e dalle porte, e fortificò maggiormente i castelli. 
La popolazione scarseggiava e soffriva, gravata da tasse e gabelle si organizzò nella ribellione del 1647, soffocata dall'esercito l'anno successivo. 
Il 22 luglio 1559 nasce Giulio Cesare Russo, il frate cappuccino divenuto poi San Lorenzo da Brindisi.
Dal 1707 al 1734 si è avuta la dominazione austriaca, durante il quale epidemie, terremoti e carestie crearono non pochi problemi. 
Con l'arrivo dei Borboni, e grazie a Fernando I, si iniziarono i lavori di scavo e riapertura del canale d'ingresso al porto, opere progettate ed eseguite (1776-1778) dall'ing. Andrea Pigonati. Il progetto però si rivela ricco di errori e pertanto l'allargamento della foce in realtà determina il quasi interramento del porto, una insalubre palude che per anni causa un'elevata mortalità in città.
Solo nel 1834 il re Fernando II da via ad un progetto di rilancio e a nuovi lavori nel porto (terminati definitivamente nel 1856) che il sovrano verifica personalmente in più occasioni. 
Nel 1869, con l'apertura del canale di Suez, dal porto di Brindisi parte la Valigia delle Indie, collegamento navale sino a Bombay ad opera Britannica.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Brindisi diviene teatro importanti per le operazioni navali italiane. Nel settembre del 1915 un attentato fa esplodere ed affondata nel porto la corazzata Benedetto Brin.
Tra il gennaio ed il febbraio del 1916 dal porto parte la missione di salvataggio dell'esercito serbo, con oltre 584 missioni navali.
La città viene bombardata circa 30 volte da incursioni aeree nemiche, dal suo porto partono navi e sommergibili della flotta italiana e alleata per 207 azioni navali, viene pertanto concessa la Croce al merito di guerra.
Il periodo fascista vede un interessamento da parte di Mussolini alla ristrutturazione del porto e della città. 
Anche con la Seconda Guerra Mondiale Brindisi viene bombardata da aerei nemici subendo vasti danni ad edifici ed abitazioni. 
Il 10 settembre del '43 sbarcano il re Vittorio Emanuele III con la regina, e sino al febbraio del '44 Brindisi e' Capitale d'Italia.
La storia recente racconta dell'enorme flusso di profughi provenienti dall'est, in particolare nel 1991 e nel 1997 con l'arrivo di migliaia di albanesi in cerca di nuove prospettive di vita. 
Attualmente la città e' meta di transito di turisti in viaggio verso la Grecia e altri paesi dell'est, grazie al suo porto che continua ad esercitare con successo, dopo secoli di storia, il ruolo di "Porta verso l'Oriente". 
Oggi l'economia è basata sull'industria, ma non bisogna dimenticare il ruolo determinante (e che più gli s'addice) di città di floride tradizioni agricole e di pesca, grazie al suo clima ed al suo variegato e ricco territorio.
Brindisi è popolata da circa 100 mila abitanti.

Giuliana

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