domenica 27 gennaio 2019

CRONACA A CASA - IMELDA CAMETTI 22 ottobre 1944

Ogni anno in occasione della Giornata della Memoria , l'A.N.P.I. sezione di Gattinara esibisce in Largo Falcone e Borsellino, dei reperti risalenti alla I e II Guerra Mondiale. Sono vecchie valigie,  scarpe , suppellettili appartenenti a civili residenti nel mio paesello e che hanno vissuto nell'orrore, nella paura. Nell'insieme ci sono anche quaderni di scuola e, vergati ancora a inchiostro e calamaio , si possono leggere i pensieri degli studenti tra raid aerei, allarmi e incursioni...
Riportando il tema di Imelda non nego che mi sono venuti i brividi. Se penso che anno più,  anno meno, ha la stessa età di mio figlio...















Gattinara 22-10-1944    

CRONACA A CASA 



Ciò che può accadere in una limpida mattina di sole! ...


Venerdì 

 20 ottobre! 

Il sole sfolgorava alto nel cielo terso approssimandosi mezzogiorno.  Al di fuori tutto taceva,  solo a tratti si sentiva il trillare di qualche uccello sugli alti alberi; nella nostra scuola, invece, distinto s'udiva il chiacchierio dei pennini  sui candidi fogli.  Mentre il mio pensiero vagava in questo quadro pieno di pace,  un un ronzio,  simile a quello di un grande insetto,  mi distolse avvicinandosi sempre più. 
Quando compresi che erano gli aeroplani il mio cuore ebbe un battito più forte e il pensiero volò a molte brutte cose. Non mi preoccupai molto,  ma uno strano incubo continuava ad agitarsi in me.
Non li vidi quegli enormi uccelli,  perché la nostra previdente signorina per evitare disordini ci invitò alla calma e fece socchiudere le imposte,  ma dal rumore compresi che dovevano essere in numerose squadriglie. Quando sorvolarono l'edificio sembrava rasassero i tetti. Poi il rumore poco a poco si allontanò e infine si disperse.  
Tutto tornò alla consueta calma e dopo breve tempo squillò il campanello del 《finis》.



Arrivammo a casa mentre le sirene annunciavano un secondo allarme.  Dopo circa mezz'ora il cessato.  



La sera poi trascorse tranquilla e solo quando fui già nel mio lettino e ripensai agli apparecchi della mattina ricominciai ad agitarmi e a pensare cose brutte e nere. Forse prevedevo quello che ieri sera sentii dalla radio mentre mi stendevo sulla sdraio.



Il bollettino dopo aver trasmesso le notizie del fronte così annunciò :《Una formazione di velivoli nemici sganciò ieri in tarda mattinata bombe su Milano;  fra gli edifici colpiti risulta una scuola ospitante 300 bambini. Le salme finora estratte sono 150》A questa notizia sussultai. In queste poche parole dunque si spiegava l'incubo e l'agitazione del giorno precedente? E quegli apparecchi che sì bruscamente mi avevano distolta dal tranquillo e immaginato quadro si gran male avevano fatto?  Restai pensierosa e le vicende del giorno prima si affacciarono di nuovo alla mia mente.



La mamma vedendomi così pensierosa mi guardò e mi interrogò. Io le spiegai tutto e, dopo qualche riflessione da ambi le parti ad alta voce pregai per tutte quelle povere vittime innocenti perite sotto la furia bestiale di un principio che non ha ragioni. 





Imelda Cametti 
3a Ginnasio Curioni
Romagnano Sesia

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