Sotto il bellissimo centro storico di Lecce, scorre uno degli spettacoli naturali più belli del Salento. E’ il fiume Idume, che insieme alle acque della sorgente dell‘Acquatina, attraversa per 7 km la città ed ha una portata di acqua di circa 1000 litri al secondo. Questo fiume è famoso in tutto il mondo e da sempre. I primi a parlarne furono i Romani, pare infatti che già Plinio ne parlasse nelle sue opere anche se non è certo che si riferisse proprio a questo fiume. I primi riferimenti certi sono databili al Seicento, quando Ascanio Grandi lo citò nel suo poema.
Nel Settecento, Lorenzo Giustiniani parlò di un fiume che scorreva tra Lecce e Brindisi, mentre nell'Ottocento, l’Istituto Topografico Militare parla della presenza di due bocche: la Sagnia, il cui letto presentava enormi cavità naturali, rivolta a Torre Chianca e la Bocca di Fiume, attualmente scomparsa, rivolta a Torre Rinalda. Camminando per le vie di Lecce è possibile udire lo scroscio dell’acqua vicino i tombini.
Tra le tappe della città, la più importante è quella Palazzo Adorno, costruito proprio sopra il fiume. Nei sotterranei è possibile osservare una falda acquifera, formatesi proprio grazie alle acque dolci del fiume Idume e alla presenza di uno strato di rocce permeabili situate su delle rocce impermeabili, che impediscono all'acqua di filtrare, costituendo il letto della falda.
Molte famiglie, utilizzavano lavarsi in piscine costruite artificialmente, mentre la famiglia Adorno ebbe la possibilità di utilizzare come piscina, le acque cristalline del fiume. E’ stata attestata la possibilità che alcuni abitanti ebrei utilizzassero il fiume per purificarsi e svolgere i propri riti sacri. Il passaggio di questi è testimoniato dalla presenza di alcune iscrizioni sui muri dei sotterranei. Sono presenti delle cisterne in cui venivano inserite delle derrate alimentari da mantenere fresche. Fuori dalla città, le acque della falda profonda si incontrano con quelle della falda superficiale, risalendo attraverso delle cavità naturali formano delle polle che alimentano il bacino Idume (inizialmente luogo ideale in cui trovare cefali e anguille, moltissimi tipi di uccelli, animali e tipologie di alghe). Ad oggi, dopo vari progetti di bonifica, il bacino si è trasformato in una distesa di canneti e fitta vegetazione, nelle cui acque è possibile trovare il narciso nostrale e la rara salicornia strobilacea.
Palazzo Adorno, attualmente è sede della Provincia e chi volesse vedere il fenomeno naturale può chiederlo al custode del palazzo.
Giuliana
Meravigliosa Italia! Se soltanto non fossero bestiacce troppi italiani!!!!!
RispondiEliminaOps.. scusa la vena polemica kly però questa meraviglia e tantissime altre va protetta, curata, accudita come un bèbè non dimenticata o peggio ancora rovinata