Ho ricevuto una copia ebook di "Emma Braccani: Perché io non posso" direttamente dall'autrice, Giulia Bacchetta.
Come lei stessa lo ha definito, il libro è un young novel, che vede protagonista Emma, una adolescente come tantissime altre, la cui famiglia sta vivendo un momento molto difficile.
La storia è molto attuale. Una giovane studiosa e tranquilla adolescente, in seno ad una famiglia con un padre padrone, una sorella ribelle e una madre sottomessa. Il suo mondo di amici, la scuola e i classici problemi legati all'età e poi la sconvolgente scoperta del tradimento del padre e l'avvio del processo di separazione dei genitori, purtroppo non di comune accordo.
Tanti gli episodi crudi e di tensione che ci riportano inevitabilmente a fatti di cronaca che troppo spesso sentiamo al TG.
Inutile negare che l'astio nei confronti di Roberto, il padre, lo si prova di immediato e schierarsi con Emma o dalla parte di Marta (la sorella maggiore) è inevitabile. {Mi fa piacere che tu abbia apprezzato il personaggio di Marta e comprendo il tuo astio nei confronti di Roberto, il vero joker del romanzo. N.d.A.}
570 pagine fitte fitte che raccontano passo a passo le giornate di Emma e della famiglia Braccani. Non è certo una lettura facile se pensiamo anche alla cronaca, ma certamente molto realistica e riportabile all'attualità.
Ma non sono solo dolori e tenebre nella vita di Emma, l'amore si affaccia a tingere la sua vita di un pallido rosa e porta il nome di Filippo.
Conclusa la mia lettura mi sono sorte spontanee alcune domande, che ho rivolto direttamente a Giulia, la quale è stata molto disponibile a rispondere, diciamo ad una mini intervista, per dipanare la mia curiosità.
1. Prima di tutto, quanti anni hai? Mi sembri giovanissima e mi incuriosisce che già tu abbia scelto un argomento così ostico e difficile.
Ciao Clizia, ti ringrazio tantissimo per i complimenti, ma soprattutto
per esserti cimentata in questa nuova lettura.
Ho venticinque anni e da sempre nutro la passione per la
psicologia, la sociologia e la filosofia. Comprendo il tuo scetticismo e non
sei stata l’unica a meravigliarsi del fatto che io, con la mia giovane età,
possa aver affrontato tematiche così importanti e purtroppo attuali. Questo
romanzo nasce da un mio profondo interesse per il sociale; senza dubbio, dentro
di me, covo emozioni più negative che positive ma tutto è scaturito da ciò che
mi circonda: la società per l’appunto. In questo caso, prima di scrivere il
romanzo, mi sono schierata dalla parte dei minori che vivono situazioni del
genere, ponendomi domande de tipo: “Cosa prova un minore quando la giustizia
non è dalla sua parte? Perché privare un adolescente della propria felicità?
Chi siamo “noi” per farlo?”. Così ho creato il personaggio di Emma, la mia
eroina, immedesimandomi in lei e collocandomi al centro del palcoscenico
davanti al quale avevo il mio pubblico: avvocati, giudici e assistenti sociali.
Da qui ne sono conseguite tutte le vicende della famiglia
Braccani. Ora che la storia è pubblicata, più viene letta più comincio a
credere che Emma non sia più la mia eroina, ma quella di tutti coloro che si
avvicinano alla sua storia. In un certo senso è un bene perché ho capito la
funzionalità del romanzo: sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto far
sapere alle ragazze, costrette a vivere situazioni simili a quelle di Emma, che
non sono sole.
2. Questo è il tuo primo romanzo?
Sì, questo è il mio primo romanzo, ragion per cui ho ancora
tanto da migliorare e, naturalmente, da dare. Sono consapevole del fatto che
posso fare di meglio.
3. A cosa ti sei ispirata?
Come ti dicevo, mi sono ispirata a tutte quelle questioni
che, purtroppo, leggiamo sui quotidiani o che, quasi tutti i giorni, guardiamo ai telegiornali. L’ira ha preso il sopravvento ed io non potevo rimanere con le
mani in mano, in qualche modo dovevo esprimere il mio pensiero. Questa storia
ha radici assai remote; stesi su carta i primi due capitoli dieci anni fa, ma ogni
volta che scrivevo qualche pagina finivo sempre per stracciarla. Un anno e
mezzo fa scesi ad un compromesso con me stessa e mi convinsi a completare
l’Opera.
4. Quanto c'è di te in Emma?
In realtà ci accomunano poche cose; io e Emma abbiamo la
stessa passione per la filosofia e la psicologia; lei è astuta, molto acuta e
riesce a raggiungere ragionamenti non propriamente tipici dei suoi 14 anni. Per
il resto siamo molto diverse. Lei è introversa, conserva un diario segreto su cui
riversare le proprie emozioni. Io non ne ho mai avuto uno.
Emma è una vera forza della natura, io credo di essere più
fragile. Non è stato semplice costruire il suo personaggio, ma ammetto che
gestirlo psicologicamente mi ha regalato tante emozioni sia negative che
positive.
5. Quali sono i tuoi prossimi progetti letterari?
Sono già impegnata nella stesura del secondo romanzo: il
continuo di Emma Braccani “perché io non posso”. Non so dirti la data di
pubblicazione, ma posso confidarti che ci saranno tanti cambiamenti. Il
sottotitolo, tanto per cominciare, non sarà più lo stesso.
6. Hai volutamente lasciata aperta la conclusione? Come finirà la separazione? Ed Emma sarà finalmente felice insieme a Filippo? Quante questioni senza apparente risposta....
I tuoi interrogativi sono leciti e, come ti ho
anticipato poc’anzi, ci sarà un continuo della storia. Fosse stato per me avrei
continuato a scrivere altri venti capitoli poiché, come hai potuto notare, sono
diverse le cose a cui devo dare una fine, ma sarebbe venuto fuori un romanzo
troppo lungo. Quindi prendendone coscienza ho dovuto mettere un punto. Come
andranno a finire tutte le questioni legali e come si evolverà la storia tra Emma
e Filippo, purtroppo non posso dirlo. Se avrai voglia, lo scoprirai tu stessa, immergendoti,
ancora una volta, nella storia di Emma.
Conosci e segui Giulia Bacchetta sul suo ➡ blog
E ancora.... visualizza il book-trailer:
Per la ➡ reading challenge 2017 di TuttoPerTutti questo libro può rientrare nelle categorie:
03 - 05 - 06 -07 - 11 - 14 - 23 - 24 - 38 - 45 - 50.
03 - 05 - 06 -07 - 11 - 14 - 23 - 24 - 38 - 45 - 50.
Kly
E' bello conoscere nuovi autori, a maggior ragione se giovani come Giulia Bacchetta, a cui faccio il mio "in bocca al lupo" perchè possa portare avanti con soddisfazione questo suo percorso nel mondo della scrittura.
RispondiEliminaVado subito a dare un'occhiata all'estratto su Amazon :)
Ciao Maris,
EliminaAnche io amo conoscere nuovi talenti letterari, spesso e volentieri leggo autori emergenti. Giulia ha scelto un tema molto complesso e pesante, certo non facile da affrontare. Fantasia e buone idee non le mancano!
Grazie della visita!
Kly