venerdì 12 aprile 2019

GENERE: FELICITÀ - RICCARDO ALDIGHIERI

[...] Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione. [...]

Fred Uhlman "L'amico ritrovato"

Ecco, ricordo anche io perfettamente l'estate del 2014, quando in Puglia, nel mio adorato luogo del cuore, ho conosciuto un ragazzino biondo, con un sorriso smagliante e due occhioni azzurri sereni e limpidi come il mare. Che mi abbia conquistato subito, non lo nego. Circondato da un nugolo di altri ragazzi abbronzatissimi in costume da bagno  (incluso mio figlio grande) che facevano programmi per la serata in spiaggia, il falò e i sogni sotto le stelle, tutto sembrava normale.  Solo DOPO mi sono accorta del deambulatore parcheggiato affianco, dell'aiuto che gli si prestava nel muoversi, camminare e ballare, e nei giorni successivi della bicicletta speciale a 3 ruote che usa.

Che rabbia!

Ma lui appariva così felice e incurante di tutto, concentrato, impegnato a vivere e a godere di ogni attimo di quell'estate.
Eh si, poi l'ho conosciuto,  ho parlato con lui e mi sono resa conto che la sua invalidità, la sua debolezza era solo nei miei occhi, per lui È IL SUO PUNTO DI FORZA, come recita il tatuaggio sul suo braccio. Rendi la tua debolezza il tuo punto di forza.
Riccardo è affetto da PCI (paralisi cerebrale infantile). Riporto direttamente dal suo libro: "malattia neuro-motoria dovuta a un danno irreversibile al sistema nervoso centrale,  che ha ripercussioni soprattutto sul sistema muscolo-scheletrico."
Danno subito durante la gravidanza in cui il suo cervello è rimasto 2 (si si 2) secondi senza ossigeno.
Riccardo quindi ha dovuto imparare a convivere con una malattia invalidante che fin da piccolo ha marchiato le sue scelte,  le sue decisioni, la sua vita intera.
Al suo fianco, mamma Emanuela (Manu) e papà Mauro, due vere colonne, due colossi che hanno affrontato la realtà e le difficoltà senza mai vacillare.  Semplicemente una famiglia da imitare e che insegna veramente che l'amore e l'unione famigliare è la forza che permette di affrontare tutto!

Di ignoranza e di cattiveria è piena il mondo e purtroppo nella sua graziosa Vicenza, Riccardo per anni è stato bersaglio di cyber-bulli, ragazzotti che non sono andati oltre le mere apparenze e non si sono preoccupati di conoscerlo,  ma lo hanno etichettato per la sua "diversità"... NO! Riccardo non è diverso, è come tutti i ragazzi, UNICO!
Ma, in un primo momento , Riccardo si demoralizza, si abbatte, chiude i sui canali social dove postava i suoi sforzi per camminare, i suoi progressi, i suoi video che avevano accumulato una sfilza infinita di commenti, accuse, volgarità, insulti. E si eclissa. 
Poi si rende conto che non è solo, può vincere la guerra perché di forza di volontà né ha molta di più che quei leoni da tastiera. Ed è rinato più forte, più coraggioso,  pieno di progetti e sogni che sta poco a poco realizzando.


Dedico questo libro a chi
mi è rimasto sempre vicino lungo la strada.
E anche a quelli che
non hanno mai creduto in me:
è stato bello lasciarvi a bocca aperta

Il mio piccolo grande eroe attualmente sta lavorando sodo per affermarsi nel mondo della moda come stilista, ha già all'attivo la confezione di vari abiti, ha creato una maglia esclusiva per uno dei suoi idoli (Fedez) a cui l'ha consegnata personalmente  e l'organizzazione di varie sfilate. Ha partecipato al casting per il Grande Fratello, è stato ospite al programma di Magalli, ha un numerosissimo seguito sui social e un corteo di fans che seguono le sue avventure. Anche io lo seguo, perché nella sua giovinezza mi ha insegnato più di tanti altri "adulti".

Riccardo su FB => https://www.facebook.com/riccardo.aldighieri
Riccardo su IG => https://www.instagram.com/iamriccardoaldi/
Riccardo su YT =>https://www.youtube.com/channel/UCYalZ9RlggC1zq6zp8LU9Dw

Quindi consiglio il suo libro perché lo conosco?  Assolutamente e ovviamente no!

Con semplicità, senza pretese da grande scrittore e soprattutto senza veli, Riccardo Aldighieri racconta nel suo libro "Genere: felicità" edito il 4 aprile scorso dalla Feltrinelli nella collana UP, della sua malattia, degli amici, della famiglia e degli haters che l'hanno attaccato e di come ha lottato e vinto. Un viaggio nei sui primi 20 anni di vita, che devono e vogliono essere un esempio per tutti, di come si può "trasformare la merda in fiori".

Kly


Questo articolo partecipa al Venerdì del libro su HomeMadeMamma

Per la  READING CHALLENGE 2019 di TuttoPerTutti questo libro può rientrare nelle categorie: 01 - 04 - 06 - 12 - 18 - 35 -  o +1

4 commenti:

  1. Grazie Clizia, parole e commento meravigliosi. Sei riuscita a commuovermi. 🤗

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    1. Grazie Riccardo per il tuo libro che è un esempio di forza di volontà e maturità! Buon lavoro! A presto!

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  2. Lo stiamo leggendo in classe e devo dire che è molto bello

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    1. Non posso che essere orgogliosa della vostra scelta di lettura. Come ho scritto nella recensione, conosco Riccardo personalmente e so bene che può essere un valido esempio a seguire per tanti giovani. La sua scrittura semplice, sincera, seppure acerba, riesce a trasmettere con molta forza un messaggio importante di rispetto e lotta personale.
      Di quale fascia d'età stiamo parlando? Di quale scuola? ... se possibile saperlo...

      Grazie della visita al mio blog. Buona lettura! 😁😁😁

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