Secondo wikipedia è il
secondo giallista francese per numero di copie vendute.
In Italia non è ancora
molto noto, ma lo sarà presto!
Il suo romanzo più
famoso, che ha vinto numerosi premi, è “Ninfee nere” pubblicato
nel 2011.
Nello stesso anno è
stato pubblicato anche in Italia a cura della casa editrice E/O che
lo ha ristampato poi nel 2016. Il passaparola tra i lettori ne sta
decretando il successo.
I fatti narrati, cioè
una serie di omicidi, hanno una suggestiva cornice, infatti sono
ambientati a Giverny, in Normandia, paese dove visse e dipinse il
grande pittore impressionista Claude Monet, che viene citato spesso
nella narrazione.
Le quasi 400 pagine che
compongono questo romanzo giallo/noir sono un labirinto in cui il
lettore non può non perdersi per poi ritrovarsi nel finale.
L’autore è molto bravo
a ingannare chi legge, a creare un ingranaggio perfetto, a giocare
con il tempo, a rimestare nel passato per poi tornare al presente.
Un libro circolare che
finisce dove inizia: in modo sorprendente!
La lettura è piacevole,
scorrevole e interessante. La scrittura accattivante.
A voler trovare una pecca
si può dire che la soluzione del mistero non si deve alle indagini
poliziesche che sono lunghe e inutili, e possono annoiare un
tantino, ma ad una confessione finale. Per questo gli estimatori del giallo deduttivo che amano cercare di superare il detective possono sentirsi defraudati.
L’Ispettore Lourenc
Sérénac è un personaggio singolare che ha un ruolo preciso nella vicenda, ma non quello di risolutore.
Inoltre, a mio umile giudizio
personale, le ultime due pagine sono un po’ forzate, inutili, quasi
un "contentino".
Oggi la Denny consiglia
di perdersi nell’intreccio narrativo e nei riferimenti pittorici
che rendono speciale il romanzo di Michel Bussi “Ninfee Nere”.
Denny
Per la ➡ reading challenge 2017 di TuttoPerTutti questo libro può rientrare nelle categorie: 03 - 04 - 07 - 15 - 17 - 21 - 39 - 49 - 50
Questo articolo partecipa al Venerdì del libro su HomeMadeMamma
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