È un romanzo di genere science-fiction, cioè fantascienze o narrativa di anticipazione, perché ipotizza un futuro non troppo impossibile.
Prima di tutto descrive un Italia con un clima tropicale non più mediterraneo, poi una società totalmente interconnessa e dipendente da sistemi informatici, ma soprattutto ipotizza che nel nostro DNA esista un gene C che determina la predisposizione a delinquere.
Uno screening mappa tutti i futuri nati e i feti che posseggono questo gene, in base alla legge, vengono eliminati. Questo ha praticamente completamente cancellato la delinquenza.
Questa è la società in cui vive Elisabetta, la protagonista: genetista che ha contribuito alle ricerche sul gene C.
In se la storia ha un andamento abbastanza prevedibile ma comunque è una lettura interessante che apre diversi interrogativi.Per esempio su questo dialogo c'è molto su cui riflettere:
<<E se insieme a tutti i criminali stessimo uccidendo anche le menti migliori di questa generazione, gli artisti, gli scienziati? Sono sicuro che Caravaggio avesse il gene C e forse anche Mozart, probabilmente Schumann, di sicuro Gesualdo di Venosa, Einstein non credo, ma Oppenheimer è probabile... e ti dico solo i primi che mi vengono in mente...>>
Oggi la Denny consiglia un salto nel futuro con "Il blu delle rose" di Tony Laudadio.
Buona lettura
Denny
Per la ➡ READING CHALLENGE 2021 di TuttoPerTutti questo libro può rientrare nelle categorie: 02 - 15 - 35 - 50 o +1
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