La scuola della maestra Serafina si chiama 《Il melo verde》e funziona a meraviglia. C'è un'unica classe con solo dieci scolari, sei maschi, e cioè Silvano, Berto, Chicco, Toto, Luigino e Matteo, e quattro femmine, che sono Marta, Beatrice, Matilde e Lulù.
Poi ci sono le due colombe Pia e Lia, Gervaso, il pesce rosso, e Baffina, la gatta nera che cerca sempre di bere l'acqua del vaso di Gervaso.
Sono già tre anni che i bambini frequentano la scuola della maestra Serafina.
Poi, un giorno, Lulù non va a scuola. Sembra che non stia per niente bene, che sia molto stanca. Passano due mesi, ma Lulù non si vede. La sua mamma è venuta a parlare con la maestra e ha detto che Lulù è molto malata, che è una cosa grave e che la stanno curando all'ospedale, in città. I suoi compagni non possono andarla a trovarla, però possono scriverle.
Di tanto in tanto arriva qualche notizia: Lulù non migliora e non peggiora, bisogna avere pazienza e aspettare. I nove bambini e la maestra Serafina sono davvero molto tristi.
Passano le settimane e passano i mesi.
Sembra che Lulù stia meglio. Però il suo posto rimane vuoto.
Poi, una mattina, il postino porta una lettera della mamma di Lulù.
Lulù è guarita. Potrebbe anche tornare a scuola, il dottore è d'accordo, però...
Però cosa?
Lulù ha perso tutti i capelli, i suoi bei capelli ricci, rossi come il sole quando tramonta. E così Lulù non vuole tornare a scuola, perché si vergogna.
I suoi compagni sono molto tristi e non sanno cosa fare. Il piccolo Berto scoppia in un pianto disperato. Allora la maestra Serafina prende una decisione:
- Ora scriviamo a Lulù e le diciamo di tornare a scuola!
I bambini, tutti insieme, scrivono una lettera. Poi Matilde, che ha una bella calligrafia, la ricopia:
《Cara Lulù, adesso sei guarita e noi ti aspettiamo. A noi non importa niente che tu non abbia più i capelli. E poi i capelli ricrescono, e saranno ancora più belli! Ti stiamo preparando una sorpresa per farti festa quando tornerai. Torna, Lulù, ormai sei guarita. Ti mandiamo tanti baci.》
Tutti i bambini firmano la lettera, e anche la maestra Serafina. La mettono in una busta, incollando il francobollo e la imbucano. Ora bisogna solo aspettare.
Un lunedì mattina Lulù torna a scuola, un po' intimidita e un po' pallida. In testa porta in cappellino.
Poi viene il momento delle sorprese! Ogni bambino porge a Lulù il regalo che le ha preparato: Silvano le dona una barchetta di sughero, Marta una collana di perline colorate, Matteo una gomma da masticare mai usata, ancora nella sua carta, Chicco un ritratto di Lulù dentro una cornice, perché Chicco è bravo a disegnare, Toto le regala il suo fischietto da arbitro, Beatrice un mazzolino di mughetti, Luigino una famiglia di uccellini di carta e Matilde la sua palla rossa con le stelline bianche.
E Berto? Dov'è Berto?
Berto non c'è, nessuno l'ha visto.
Tutti si mettono a chiamarlo: - Berto! Berto!
Allora la porta dell'armadio delle scope si apre piano piano ed esce Berto con la testa rapata e liscia come un uovo.
Tutti i bambini esclamano insieme: - Berto! Perché ti sei tagliato tutti i capelli?
E Berto risponde: - È la mia sorpresa! Ieri sono andato con la mamma dal barbiere e mi sono fatto pelare la testa, così adesso siamo uguali, io e Lulù. Adesso possiamo fare a gara per vedere a chi crescono prima i capelli!
Lulù ascolta, poi fa un piccolo sorriso e alla fine scoppia a ridere. Si toglie il cappello e va a sedersi al suo posto.
Tratto da Penne, Matite e Astucci -Storie di scuola
Einaudi Ragazzi