L'anno scorso ho letto il romano "A volte ritorno" di John Niven (2011) dove il protagonista è un moderno Gesú Cristo. Nel complesso lo ho apprezzato anche se l'ho trovato un po' eccessivo.
L'idea di dar voce a Gesú mi è particolarente intrigante quindi non ho resistito al nuovo libro di Amelie Nothomb, "Sete", uscito a fine 2019 per la casa editrice Voland.
Questo breve romanzo da voce a Gesú nei suoi ultimi giorni di vita e lo fa con delicatezza. Ne esce un figlio di Dio di un umanitá travolgente. Non perfetto, non senza peccato, che vive con passione.
Poco piú di cento pagine godibilissime che non cavalcano gratuitamente la blasfemia ma esaltano la bellezza dell'essere umani.
La sete del titolo è la metafora di quelle forti sensazioni e appagamenti che sono insiti nel corpo e nella vita.
Gesú parla direttamente a se stesso e a noi, in una sorta di flusso di coscienza che nonostante le sofferenze della crocifissione, lascia spazio alla positivitá e all'amore per la vita.
Quindi il mio consiglio di lettura di oggi è questo breve scritto delicatamente dissacrante: Sete di Amelie Nothomb.
Buona lettura!
Denny
Questo articolo partecipa al Venerdì del libro su HomeMadeMamma
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