mercoledì 18 marzo 2015

AMORE È: UNA LETTERA PER IL FRONTE

Buongiorno mia continua distrazione. Non so in quale parte del mondo tu ti trova ora ma ti voglio lanciare un pensiero. Coglilo e adattalo alle tue maggiori esigenze.
Mi entrano spesso negli occhi le immagini di quella sera in spiaggia con te nella notte di San Valentino come l'istantanea percezione di una felicità assoluta e incondizionata. Me le porto nelle tasche dei miei giorni tutti uguali e le sfodero in momenti di particolare solitudine aggrappandomici come ad un filo di assoluta spensieratezza e pace. Poche volte la vita mi ha sorpresa in flagrante destandomi da un torpore stantio e regalandomi questi momenti improvvisi, delicati ed emozionanti. E non lo dico per piaggeria; ho l'abitudine di dire quello che penso nel bene e nel male e nel corso della vita questo atteggiamento mi ha procurato non poche difficoltà, ma io funziono a spontaneità ed emozioni e non mi importa delle conseguenze.
E' con questa spontaneità che ti dico che vivo di brividi, impressioni, sensazioni, ragiono di pancia, e quando provo, provo ad alta frequenza, o tantissimo o pochissimo. E allo stesso modo dono. La vita quella sera mi ha seminato dentro un'immagine (la tua) un odore (il tuo) un suono (la tua voce) che mi hanno sincronizzato su una bella frequenza. 
E quella per me è stata la felicità. Una felicità che mi sono trascinata ancora per parecchi giorni dopo, e dura ancora adesso, dopo qualche mese, attraverso il pensiero. Anzi, successivamente, a distanza di chilometri da quell'immagine, ho scoperto che il solo ripensarla mi permetteva di assaporarla maggiormente e di stare sempre meglio. E questa è una cosa bella e di grande valore per me. Volevo condividerla con te mentre mi chiedevo quando avremo la possibilità di rivivere ancora momenti così insieme.
So che tu sei impegnato in un progetto ambizioso che ti fa molto onore e che per prima cosa ti prendi cura dell'infanzia in condizioni di disagio lasciando a margine altri pensieri e impegni che esulino dalla tua ammirevole professione; ma questa, oltre che una manifestazione d'amore, vuole essere soprattutto una lettera di conforto e di incoraggiamento a resistere e persistere nel tuo impegno che aiuta innumerevoli bisognosi ogni giorno. E anche questo intento è assolutamente da considerare amore!
Tu sei testimone diretto di vittime di guerra e violenza o abusi provenienti da paesi dove non regna la pace e continuamente in fuga con la speranza di sopravvivere e cercare rifugio altrove e so, da quello che mi hai raccontato, quanto spesso bisogna avere forti stomaci per vedere quello che si mostra davanti ai tuoi occhi al momento del loro arrivo.
Pertanto, consapevole di questa grande missione che ti vede sempre attento, operativo ed efficiente, cerco di alleggerire il carico delle incombenze circondandoti di affetto e di tenerezza come posso e con tutto l'amore che ho dentro.
Oggi sono particolarmente in vena di parole, di queste parole. Sarà perché è la Vigilia di Natale e mentre da noi (qui al tuo paese di origine) si pensa al cenone e ai regali da mettere sotto l'albero, non posso non rivolgere più che un pensiero a chi, come te lontano da qui, non considera il 24 dicembre una data esonerata dalla missione di accoglienza in cui è impegnato verso chi ha un disperato bisogno di assistenza medica.
Vorrei poter fare un brindisi con te perché ho scoperto che avrei tanto a cui brindare. Soprattutto alla gratitudine per averti incontrato, per averti conosciuto in un momento così sconfortante della mia esistenza e per aver capito che tipo di persona sei tanto da arrivare a dire che mi manchi. Mi manca il tuo sguardo da uomo vissuto e maturo. Quella luce negli occhi che traspare consegnando, a chi la scorge, l'assoluta certezza che sei nato per aiutare gli altri. Quella è la tua missione, il tuo sogno che si è realizzato, la vera natura che sei riuscito a raggiungere inseguendone il richiamo contro tutto e tutti coloro che dubitavano delle tue capacità. Diceva Wilde che molto spesso le persone danno agli altri ciò che avrebbero maggiormente bisogno per se stessi. E' così che io ti vedo, un uomo capace di donare tanto aiuto ma anche continuamente da accudire.
Mi mancano le tue mani, così grandi e delicate al tempo stesso. Pensate per dare un forte contributo in momenti di necessità.
La tua voce così calda e tranquillizzante nel sussurrare delicate parole soprattutto nei momenti di intimità.
Le tue parole stesse, mai inopportune e nemmeno calcolate.
Mi manca il tuo sorriso; debole ma capace di raggiungere dritto il cuore e di andare a distendere ogni piega in cui si incastrano le ferite.
La stranezza è che mi mancano tutte queste cose di te benché io le abbia conosciute soltanto per poco tempo. Eppure, posso assicurarti che non mi è mai capitato prima d'ora di sentire una mancanza così grande per una persona. Mi viene solo da pensare che non è la quantità di tempo che si trascorre insieme a qualcuno ad accrescere o sminuire una relazione, ma è la qualità dei corpi che si mischiano che fa la differenza fin da subito. Con te sono bastati dieci minuti per capire che frequentarti mi rendeva felice. Ma di quella felicità che dura a lungo e che non crea disperazione nel momento in cui non ci sei tanto da farmi sentire monca, ma semmai mi arricchisce di un braccio in più quando ti ho accanto.
E la cosa più importante in questo mondo penso sia proprio la fortuna di poter respirare a pieni polmoni questa sorta di felicità in compagnia della persona più cara.
Abbiamo riso molto e di gusto quella sera in riva al mare con due calici di vino bianco tra le mani. I tuoi ultimi giorni di vacanza dopo lunghi mesi di lavoro. I miei unici giorni di vacanza in fuga da un matrimonio andato a rotoli dopo anni di litigi e soprusi spesi con la persona sbagliata. Mi sentivo finalmente bene e in armonia con il mondo grazie a te! L'avevo chiamato il viaggio della rinascita! E per far continuare questa bella sensazione, voglio proporti un esercizio di facile impegno che potremo fare a distanza sentendoci parte di un meraviglioso momento di condivisione.
Lo lessi qualche tempo fa su un libro di self helping. Si chiama il vaso della Felicità. Cos'è un vaso della Felicità? E’ la cosa più semplice al mondo. Occorre un vaso o un contenitore qualsiasi e ogni giorno, alla fine della giornata, sia tu che io prenderemo un foglietto e vi scriveremo sopra il momento più felice del giorno.
Dobbiamo farlo in qualsiasi giornata, anche in quelle apparentemente anonime o particolarmente difficili perché anche in quelle giornate lì sicuramente c’è un momento bello (o almeno un momento che è il meno peggio relativamente alla giornata che si è vissuta).
I foglietti vanno inseriti ogni sera nel vaso che devi tenere chiuso.
Nel corso del tempo avrai una documentazione della tua felicità.
Spesso mi capita, nelle brutte giornate, di mettere la mano in quel vaso e pescare nel mucchio un foglietto a caso cogliendo tra le mani una manciata di grandi momenti che avrei assolutamente dimenticato se non li avessi documentati. E subito mi sento meglio.
Io personalmente svolgo questa pratica da diverso tempo, e mi piace tantissimo. D'ora in poi mi piacerà ancor di più se so che la svolgerai anche tu parallelamente a me, anche perché poi potremmo pensare di scambiarci il vaso e sarà ancora più bello condividere la felicità dell'altra metà di noi due.
Se la mia casa andasse a fuoco, questo sarebbe l’unico oggetto materiale che prenderei prima di correre fuori dalla porta…I momenti belli non vanno distrutti o abbandonati, vanno fermati e catturati per dar loro modo di generarne altri simili.
Nel corso degli anni il mio vaso della Felicità mi ha insegnato molto. Ciò che più mi stupisce continuamente è quello che viene impresso sulla carta ogni giorno. Non per forza eventi sbalorditivi, il più delle volte sono cose piccole e anche di breve durata: quel momento in cui esci di casa e ti accorgi di che bel cielo ci sia sopra la tua testa, il sorriso inaspettato di uno sconosciuto, la stretta di mano più calda che tu abbia mai provato, la smorfia di un bambino, un atto di generosità dal negoziante di buonumore...tutto ciò riempie di gratitudine semplicemente per il fatto di farti sentire vivo e di coltivare la tua consapevolezza che giorno per giorno crescerà sempre più. Ed è come scoprire qualcosa di meraviglioso, credimi.
Sono sicura che questa tecnica ti aiuterà a rendere meno faticoso e demoralizzante il tuo impegno nei confronti dei bisognosi e ci farà sentire maggiormente uniti. Non è importante essere belli, giovani, adulti, uguali, colti, divertenti per stare insieme e far durare le relazioni. Sono questi i gesti che intensificano un rapporto.
Ringrazio Dio ogni sera per avermi dato il dono di saper guardare oltre le apparenze e i dolori, permettendomi di avere accanto sempre le persone giuste ad asciugarmi qualche lacrima e di riuscire a scorgere il bene infinito che sgorga dietro alle apparenti difficoltà. Inoltre, da quando ti conosco, lo ringrazio per aver avuto la possibilità di aver visto la stessa luce incrociando i miei occhi nei tuoi, aver sentito un brivido al tocco delle nostre labbra e aver sentito il cuore battere all'impazzata al solo pensiero dell'appuntamento successivo. Questa si chiama magia. Questo io lo chiamo amore.
E dicono che ci si innamora spesso nella vita ma solo raramente si trova un amore vero, però i segnali aiutano enormemente a riconoscerlo.
Quelli per me sono stati segnali inequivocabili. Io presto molta importanza ai segnali che accadono, non permetto che le vicissitudini della vita mi accechino proprio davanti alla cosa più bella al mondo: l'amore! Vivo delle immagini fotografate nella mia mente con te, sia quelle relative ai momenti più carnali e fisici che quegli istanti brevi ma intensi costituiti da abbracci, carezze, baci, parole. Quei momenti così densi di significato, partecipazione e sincerità che non posso farmi sfuggire. Perché il tempo spazza tutto e cambia le cose, ma i ricordi, quelli più intensi, quelli restano per sempre nel cuore di chi sente.
Tutto avviene dentro, lontano dagli occhi, dalle orecchie, dagli sguardi e dai gesti; tutto avviene in uno strato più profondo di noi e raggiunge ogni dove, ogni ovunque perché se due anime gemelle si sono incontrate una volta, hanno creato un legame indivisibile tra loro per sempre. E non importa quanto siano distanti fisicamente chilometricamente, il pensiero le porterà sempre vicine.
Con amore.
Giulia


by Sonia Cascitelli

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