mercoledì 5 febbraio 2014

IL MARE IN TASCA


C’era una volta una bambina che si chiamava Lisa.
Viveva sola con la sua mamma in una casetta in cima a una collina.
La casetta era circondata da alberi secolari e tutt'intorno si stendeva un grande bosco.
La bambina passeggiava spesso nel bosco, ad un castagneto si fermava, si sdraiava sul prato a guardare il cielo ed a sentire il canto degli uccelli, poi si sedeva su una grande pietra a consumare la sua merendina estasiata dal mondo, dalla natura che la circondava.
Gli animali del bosco ormai la conoscevano e non avevano paura di lei; lo scoiattolo rosicchiava in sua presenza le noccioline beato, gli uccelli gorgheggiavano, il picchio martellava sereno il suo albero, le libellule volavano liete, le lumache passeggiavano tranquille, i grilli cantavano e le formiche si cibavano delle briciole che Lisa lasciava sul terreno.
Gli gnomi, personaggi del bosco misteriosi, la osservavano di nascosto; uscivano silenziosi dalla loro casina, posta dentro il tronco di un’antica quercia e con l’uscio socchiuso, la guardavano per molto tempo.
Finché la bimba raccoglieva piantine selvatiche da portare alla mamma e si avviava verso casa. 
Un giorno il Re degli gnomi riunì tutti i folletti del bosco e disse loro: 
- Bisogna premiare Lisa, per la sua bontà, una bimba così generosa è giusto che sia felice in futuro. 
E così si organizzarono per farle un dono. 
Un giorno che Lisa passeggiava tranquilla nel bosco, un piccolo gnomo la seguì senza farsi notare e vide che la bimba era gentile con i fiori, gli alberi, gli animali. 
Al ruscello si sedeva, si specchiava e cantava come ad accompagnare dolcemente con il canto le acque a valle. 
Fu proprio al ruscello che Lisa si spaventò, vedendo l’immagine dello gnomo riflessa nell’acqua. Non ne aveva mai veduti prima di quel momento. 
Lo gnomo le domandò con voce affabile se tutto quel che vedeva intorno a lei le sarebbe piaciuto possederlo.


Lisa rispose:
- E’ tutto così bello che il possederlo non sarebbe stato bello così.
Ma lo gnomo le disse:
- Sei così buona che un dono ti voglio fare; tutto ciò che ti piace basta che tu lo toccherai e diventerà per incanto tuo; prendi questa monetina d’oro, è tua.
- Grazie piccolo gnomo – sussurrò Lisa – la terrò come portafortuna.
Ma non fece tempo a dirlo, che lo gnomo scomparve.
Lisa diede un’ultima carezza al ruscello, ed il ruscello per incanto si fece piccolo piccolo e zampillò con un pesciolino nella tasca del suo grembiulino, mormorando:
- Voglio essere tuo amico.
Lisa sfiorò con le dita una farfalla che volava in quell'istante e la farfalla le si posò sulla spalla dicendole:
- Voglio essere tua amica.
Poi le scarpette di Lisa toccarono i funghetti tra l’erba ed i funghi si staccarono dal suolo e saltarono sulle sue scarpette cantando in coro:
- Vogliamo essere tuoi amici.
Poi fu la volta dei fiori che le si posarono sulle braccia, gli uccelli del bosco che le fecero un’aureola variopinta sul capo, gorgheggiando! 
- Siamo tuoi amici.
Lisa stupita e felice come mai era stata si avviò verso casa.
Ma gli gnomi del bosco senza che Lisa sapesse, vollero mettere ancora alla prova la sua bontà; e mentre Lisa felice faceva ritorno a casa la misero alla prova.
Ad una svolta della stradina che la portava a casa, vide un mendicante, tutto lacero e cencioso e impietosita gli disse:
- Mio povero uomo siete così malconcio e triste, che la mia felicità diventa tristezza: prendete questa monetina d’oro, vi renderà felice. 
E fece cadere la monetina fatata degli gnomi nelle mani del mendicante, il quale si tramutò in un bellissimo principe.
Lisa rimase sorpresa ed attonita ma il principe le disse:
- Mia cara voi siete la sposa che gli gnomi del bosco mi avevano consigliato, solo che volevo provare la vostra generosità. Vi condurrò al mio castello e ne diverrete regina.
Lisa rispose:
- Non posso, la mamma mi aspetta.
Ma il principe proseguì:
- La vostra mamma sarà anche la mia e nel mio regno regnerà la gioia e la bontà.
Lisa commossa salì sul cavallo bianco del principe e cavalcò con lui, giunta al ruscello gettò la monetina d’oro nel greto del ruscello e come per incanto l’acqua cominciò a scorrere; gli uccelli cantarono sugli alberi, i funghi si nascosero nell'erba, i fiori aprirono le corolle al sole, le farfalle volarono.
Il cavallo del principe galoppò lontano nel vento. Gli gnomi ritornarono misteriosi a celarsi. Mentre Lisa andava incontro alla felicità.


MORALE: Prima o poi le buone azioni vengono riconosciute e premiate.


Milano 1976

Nonna Mariuccia

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